TERAMO – La vicenda sicurezza nelle scuole cittadine è oggetto di forti polemiche non solo delle mamme ma anche delle opposizioni in consiglio comunale. L’intervento odierno è dei gruppi consiliari del Pd e di Teramo Cambia, pronti a ricordare con i numeri la drammatica situazione delle verifiche negli edifici che da oggi sono tornati ad accogliere i bambini sui banchi: «Gran parte di essi – scrivono -, circa 2 su 3, resta sprovvisto dell’indice SLV (limite di salvaguardia della vita), che identifica la capacità ultima di resistenza di un edificio all’azione sismica. Ma anche il quadro delle scuole verificate, con la lettura puntuale dei dati, è tutt’altro che rassicurante. Nelle 12 scuole provviste di tale indice, infatti, la situazione appare drammatica: a fronte di un indice di sicurezza fissato a 0,65 (indice di sicurezza indicato dall’Ufficio Speciale per la ricostruzione dei Comuni in cratere sismico) sono sotto tale indice ben 9 scuole di cui 6 in situazioni davvero preoccupanti. Perché – chiedono le opposizioni – il Sindaco non rende pubblici e spiega questi coefficienti in modo che le famiglie possano valutare la sicurezza degli edifici in cui i propri figli quotidianamente si formano e, soprattutto, in modo che si possa finalmente avviare un serio e credibile programma di azioni concordato e condiviso con le stesse realtà scolastiche del nostro territorio?». Pd e Teramo Cambia puntano il dito sul «disinteresse del Comune per i Bandi della Protezione Civile per la sicurezza degli Edifici Scolastici», ma anche «sul progetto del Polo Scolastico, perso in non si sa quale cassetto e utile, come tanti altri progetti, esclusivamente per la campagna elettorale». Un atteggiamento, dicono gli oppositori della maggioranza, che svela «l’ennesima bugia di Brucchi: non è vero che ha dedicato tutta la sua attenzione agli interventi di manutenzione e sicurezza nelle scuole sacrificando tutto il resto». E se è «disarmante l’incapacità’ della Giunta Brucchi di dire con certezza i tempi per il completamento delle verifiche sismiche nelle scuole, di stabilire un piano serio e credibile, di chiarire la scala delle priorità di interventi – dicono Pd e Teramo Cambia -, è disarmante soprattutto il silenzio dell’Assessore alla Pubblica istruzione la cui assenza, in uno dei momenti più complessi della storia scolastica della nostra città, conferma non solo l’inutilità della sua presenza in Giunta ma anche i danni derivanti dalla sua inazione politica».
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